dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
Con la sua morte ha vinto la morte!

San Giovanni Crisostomo
Con la sua morte ha vinto la morte!
DI Enzo Napoli
ยซDovโรจ, morte il tuo pungiglione? Dovโรจ, morte, la tua vittoria? Oggi Cristo nostro Signore ha infranto le porte di bronzo e ha cancellato il volto stesso della morte. Ma perchรฉ dico il volto? Egli ne ha cambiato il significatoยป. Con queste parole e con altre simili, Giovanni Crisostomo รจ solito annunciare nelle sue omelie sulla Pasqua la vittoria di Cristo e dellโumanitร sul male e sulla morte.
Niente รจ stato eliminato dallโesistenza umana in maniera magica, ma tutto, perfino la morte, รจ stato trasformato in un passaggio (Pasqua), in un luogo dโincontro e di speranza. Lโomelia รจ attraversata dal significato di novitร che la risurrezione del Signore porta nel mondo. La vittoria di Cristo sulla morte risulta chiara dal fatto che ยซprima dellโavvento di Cristo e del piano di salvezza della croce, il nome stesso della morte risultava paurosoยป, adesso, invece, la realtร spettrale dellโAde โรจ stata annientataโ e con essa anche il suo immediato significato di annientamento. A partire dallโevento pasquale, infatti, ยซla morte non รจ piรน detta morteยป, in quanto svuotata del suo veleno, e lโesistenza umana ha assunto una forma ยซnuova e stranaยป, tanto che ยซil trapasso da qui, invece di morte รจ detto ormai dormizione e sonnoยป.
Purtroppo oggi il termine dormitio รจ caduto in disuso tra i cristiani. Il Crisostomo, in questa omelia e in altre omelie sui defunti, parlando del significato di โcimiteroโ (dormitori), cita vari passi dellโAntico e Nuovo Testamento per attestare questa trasfigurazione della morte. Il termine dormizione oggi รจ piรน usato in riferimento alla Vergine (espressione piรน comune alla teologia e spiritualitร cristiana orientale, mentre in Occidente si sottolinea soprattutto la sua assunzione). In questo contesto fa riferimento al fatto che la Vergine Maria, in quanto immacolata, ha sperimentato la morte in maniera redenta, pacifica, non tragica e dolorosa. In qualche modo, per esprimere ciรฒ che รจ al di fuori della nostra portata, si fa riferimento al sonno, il dormire appunto, come simbolo della morte dei figli di Dio, intesa come un addormentarsi nel Signore nellโattesa della risurrezione dei corpi, che giร Maria ha sperimentato nella sua โpasquaโ al Cielo.
La morte di Cristo ha cosรฌ mutato il fardello tremendo della fine in una realtร di passaggio, ยซlโinganno dei demoni รจ stato dissolto e possiamo sorridere alla morteยป perchรฉ ยซnoi siamo divenuti immortaliยป. Il giorno di Pasqua prefigura giร sulla terra quella che sarร della condizione celeste: ยซOggi gli uomini si sono uniti agli angeli e quelli che sono rivestiti di un corpo ormai intonano inni insieme alle potenze incorporeeยป.

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