dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
Davvero così minori?

Di Nicola Antonio Perone
Sabato 27 febbraio sono stati conferiti i ministeri del lettorato e dell’accolitato a quattro ragazzi del nostro seminario, mentre altri due seminaristi sono stati ufficialmente ammessi agli ordini sacri
L’ammissione agli ordini e i ministeri sono tappe che accompagnano il percorso di ogni seminarista, permettendogli di progredire pian piano e a piccoli passi nel cammino verso il presbiterato. L’ammissione agli ordini è riservata ovviamente ai soli candidati al sacerdozio, mentre il conferimento del lettorato e dell’accolitato è concesso anche per i laici, e lo scorso gennaio papa Francesco ha aperto questa possibilità anche alle donne. Che cosa dunque può significare per un seminarista ricevere un ministero che allo stesso modo può essere esercitato anche da un laico? In molte parrocchie questi compiti sono affidati anche a fedeli privi del ministero specifico, spesso chiamati sul momento a leggere o servire all’altare seppur privi di ogni preparazione. L’essere quindi incaricato ufficialmente di proclamare la Parola di Dio e prestare il servizio alla mensa che cosa avrebbe di eccezionale se nella prassi lo potrebbe fare chiunque?
Effettivamente il lettorato e l’accolitato non apportano sostanziali cambiamenti, e neppure esteriormente vi è qualche segno che identifichi coloro che li hanno ricevuti.
Questa apparente insignificanza dei ministeri minori però rischia di ridurli a semplici tappe prive di consistenza, da raggiungere quanto prima in vista poi di passaggi più significativi.
Non possiamo certamente porre sullo stesso piano l’ordinazione sacerdotale con il conferimento dell’accolitato o del lettorato, ma questi ministeri possono essere vissuti come occasioni preziose per interrogarsi sul proprio cammino e sulla scelta radicale che si vuole compiere: la consacrazione totale a Cristo secondo i consigli evangelici di castità, povertà ed obbedienza.
Ma andiamo in ordine. Il primo passaggio è quello dell’ammissione agli ordini sacri, l’opportunità per riflettere dunque sulla castità. L’elemento distintivo di questa tappa è il colletto bianco, segno esteriore della nostra scelta che ci ricorda la donazione totale alla quale siamo chiamati. Il colletto bianco intorno al collo non è altro che un anello di fidanzamento, segno di un impegno con il Signore da vivere innanzitutto nel proprio corpo, nella carne che Cristo ha assunto, seguendo il consiglio evangelico della castità.
Il ministero del lettorato invece corrobora il cammino verso la povertà. Il lettore non è semplicemente colui che proclama la Scrittura durante la celebrazione eucaristica, ma egli deve innanzitutto riconoscersi povero, bisognoso di essere nutrito ogni giorno da un cibo che non perisce, da un nutrimento che non può darsi da solo ma che solo la Parola di Dio può donargli.
Il lettore è un mendicante quotidiano della Parola di Salvezza, memore che un giorno sarà chiamato a conformarsi totalmente al Cristo povero che vive solo della continua relazione con il Padre.
Infine l’accolitato, il ministero che istruisce all’obbedienza. L’accolito serve all’altare, prepara una tavola che non è sua, una mensa alla quale non potrebbe accedere se non per l’infinita misericordia di un padrone amorevole che chiama i suoi servi a cenare con lui, lavando loro i piedi e facendosi lui stesso maestro di obbedienza perfetta.

Anche in Tanzania batte un cuore giallorosso
Domenica 19 Novembre…

Anche in Tanzania batte un cuore giallorosso
Domenica 19 Novembre…

Anche in Tanzania batte un cuore giallorosso
Domenica 19 Novembre…
Anche in Tanzania batte un cuore giallorosso
Domenica 19 Novembre…
Rimani vivo
Nella Parola di questa…
Un Raggio di Vangelo: Prima Domenica di Avvento 2023
Iniziamo un nuovo 𝐀𝐍𝐍𝐎 𝐋𝐈𝐓𝐔𝐑𝐆𝐈𝐂𝐎…

Anche in Tanzania batte un cuore giallorosso
Domenica 19 Novembre…

Rimani vivo
Nella Parola di questa…

Un Raggio di Vangelo: Prima Domenica di Avvento 2023
Iniziamo un nuovo 𝐀𝐍𝐍𝐎 𝐋𝐈𝐓𝐔𝐑𝐆𝐈𝐂𝐎…
