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Il Sangue di Cristo è la nuova legge

GOCCE DI SCRITTURA
L’Epistola agli Ebrei /12
Il Sangue di Cristo è la nuova Legge
(Eb 9)
Di Giuseppe Pandolfo
Come abbiamo potuto constatare nei numeri precedenti, l’autore della lettera agli Ebrei ha sottolineato come l’opera umana non sia sufficientemente adeguata affinché l’uomo sia interiormente rinnovato. Continuando questo confronto nel capitolo 9 viene sottolineata questa realtà: il culto dell’antica alleanza non salva e i riti del santuario terreno non sono in grado di portare un’autentica salvezza all’uomo. In Eb 9,11-14 viene sottolineato come Cristo realizza un culto efficace; sacerdote e al tempo stesso vittima del medesimo sacrificio opera la salvezza attraverso una tenda più grande e più perfetta ed entra nel santuario con il proprio sangue.
La tenda e il Sangue, due elementi importantissimi che sono alla base dell’opera redentiva. Riguardo alla tenda sappiamo che essa fa riferimento a quella innalzata da Mosè nel deserto e che veniva chiamata la tenda del convegno, ovvero il luogo in cui Mosè poteva accedere per parlare con Dio (cfr. Es 33,7-10). Successivamente il Tempio di Gerusalemme prende il posto dell’antica tenda come il luogo attraverso cui il Sommo Sacerdote, nel grande giorno dello Yom Kippur, accedeva nel Santo dei Santi, ma non senza l’offerta del sangue. Un ulteriore elemento importante nel culto è appunto il sangue degli animali che possiede in sé il principio vitale e rende sacra l’offerta, ma nonostante questo suo valore, esso non è sufficiente ai fini dell’alleanza con Dio.
Cristo invece, autore della nuova alleanza, rinnova il significato di questi elementi dando loro uno spessore diverso. La tenda attraverso la quale egli è venuto come nuovo sommo sacerdote è più grande, più perfetta perché non costruita da mani d’uomo.
Questa tenda, costruita da Dio nel mistero pasquale, è la santa umanità del Cristo, attraverso la quale egli è venuto per essere uomo e per offrire a nostro favore il sacrificio della sua vita. Il sangue poi non è più quello degli animali, ma il suo Sangue, che mosso da spirito eterno e non da uno spirito semplicemente umano, è in grado di purificare la nostra coscienza per rendere anche noi idonei a servire il Dio della vita.
La differenza tra l’antica alleanza e quella nuova di Cristo è che il sacerdote che offre il sacrificio e l’offerta stessa coincidono in Cristo e ciò ne determina l’efficacia. Il Sangue di Cristo è efficace perché Cristo si offre a Dio; la sua è un’offerta immacolata e personale ed è questo che ne determina il valore e l’efficacia. Tutto ciò per l’uomo, lasciato alle sue sole forze, non è possibile ottenerlo, per cui l’evento pasquale di Cristo interviene per purificare la coscienza dell’uomo e renderlo capace di offrire un sacrificio ad immagine di Cristo, o per meglio dire in Cristo.

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