Primavera Missionaria News. Dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
La festa degli 80 anni dei Missionari a Bari

di Luigi Laguaragnella
I bambini al Grest sorridono lanciandosi palloncini d’acqua guidati dagli animatori; il prezioso coinvolgimento di Antonio e Gabriele, i seminaristi giunti da Roma; i preparativi per le celebrazioni liturgiche, la veglia e il concerto di pizzica mettono fermento ai parrocchiani e ai missionari che, intanto, non smettono di essere a disposizione per l’ascolto della gente, grazie anche alla presenza di don Daniele; i giovani e gli adolescenti terminano le prove per un’esibizione teatrale per onorare la vita di San Gaspare.
Ognuno con i suoi talenti, la disponibilità e soprattutto l’entusiasmo, ha provato a dare quel sapore di famiglia, di aggregazione, di priscio (termine barese intraducibile letteralmente in italiano, ma che si avvicina ad un senso di forte entusiasmo coinvolgente) che il coronavirus ha affossato per lungo tempo. Probabilmente il volere della Provvidenza ha deciso che gli ottant’anni della parrocchia barese guidata dai missionari del Preziosissimo Sangue dal 1942 coincidessero con la ripresa e la riattivazione delle attività insieme a don Vincenzo alla prima esperienza di parroco aiutato dai confratelli.
Un giovane sacerdote per una parrocchia da una storia lunga iniziata a fine ottocento con l’arrivo a Bari dei primi missionari sollecitati dal vescovo Mons. Pedicini, toccando, si può dire, poco più di due secoli, che non può ritenersi “anziana”. In fondo la parrocchia Preziosissimo Sangue in San Rocco riesce a mantenere uno spirito sempre “giovane” che, in qualche modo, prova sempre a rinnovare e trarre energie da ogni missionario che in ottant’anni ha messo piede nel territorio barese (sono davvero tanti) lasciando un piccolo seme ai parrocchiani esortati ad arricchire la semina con il loro impegno e fiducia. In effetti non è sufficiente un libro sulla storia dell’ottantesimo anniversario della parrocchia per descrivere il legame che tantissimi parrocchiani hanno instaurato con i Missionari, rafforzando il legame con la spiritualità del Sangue di Cristo, senza mai sbandierare questa appartenenza, ma vivendola nel quotidiano della vita e nel servizio alla comunità e ai bisogni del territorio. Elencare i frutti maturati dalla parrocchia indurrebbe a colpevoli dimenticanze, perciò ogni servizio ai piccoli, ai bisognosi, agli ammalati, alle famiglie, alle necessità del quartiere, ogni momento di convivialità e di preghiera vissute da giovani e gruppi, che inevitabilmente associano la loro generazione al missionario di passaggio, deve essere concepito come stato di grazia e di gratitudine. L’atmosfera, in occasione di questo particolare anno della solennità del Preziosissimo Sangue, non è solo di festa ricordando una ricorrenza temporale lunga sul territorio barese. Si è tentato, attraverso l’impegno dei laici, ognuno con le sue specificità e l’attività dei missionari di ripristinare uno spirito di letizia e di collaborazione necessari a riattivare processi che mettessero in connessione giovani e famiglie, bambini e servizi di carità che, negli ultimi tempi sono stati rivisti, modificati. In questo periodo gli impedimenti e le restrizioni non hanno comunque frenato le attività a servizio dei bisognosi grazie alla dedizione dei volontari della Caritas parrocchiale. L’emergenza sanitaria ha occupato obbligatoriamente mente, cuore e forze di molti parrocchiani. Poco alla volta, tra varianti e attenuazione dei contagi le porte della parrocchia sono tornate ad essere aperte, accoglienti cercando da ripartire dal basso, soprattutto i piccoli e le loro famiglie. Durante l’anno si sono lanciati piccoli semi grazie ai tavoli sinodali e nel frattempo i bambini, guidati dai giovani che hanno offerto parte del loro prezioso tempo al servizio parrocchiale senza far mancare il sorriso e la creatività, hanno “fatto comunità”, che si spera non vada mai ad escludere qualcuno. Tutta l’euforia sprigionata in parrocchia nei giorni precedenti alla festa del Preziosissimo Sangue proviene dai passi compiuti insieme durante l’anno pastorale. A volte la semplicità dello stare insieme, di progettare insieme, di festeggiare insieme sono gli ingredienti giusti che mettono al bando i progetti e gli obiettivi. Dal basso è nata la proposta di organizzare un piccolo spettacolo teatrale su San Gaspare dal titolo Una nuova primavera…
la missione continua con gli adolescenti allegri e volenterosi che si sono cimentati in diverse arti espressive; spontaneamente è stata accolta la compagnia Arakne Mediterranea che ha portato la passione della musica e della danza della pizzica salentina a Bari (!), soprattutto nel quartiere Libertà, in piazza Risorgimento vicino la parrocchia, che sale alle cronache della città per devianza, spaccio, degrado. Gli ottanta anni della parrocchia Preziosissimo Sangue in San Rocco sono serviti a guardarsi in faccia e riconoscersi, sebbene mai in numeri eccessivi di gruppi e persone, un po’ di più e ancora una volta, fratelli e sorelle non solo di una comunità parrocchiale, ma di una spiritualità. A volte servono ottanta anni per trovare il coraggio di ammetterlo.
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