Primavera Missionaria News. Dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
La Sacra Colonna

Ripubblichiamo il ciclo degli articoli di don Louis La Favia dedicati alla Passione di Cristo
La raritΓ di questo ponte Γ¨ stata cantata anche da un poeta romanesco; quasi per dire che questo Γ¨ venuto dal Cielo e che i Romani sono talmente gelosi di questo monumento, per cui han paura che S. Pietro e S. Paolo β che sono βli Capocciaβ β un giorno si stancheranno e lo riporteranno in Paradiso, da dove Γ¨ caduto:
βΓ cascato pΓ¨ sbajo sopra ar Tevere.
LβAngioli, Boni. Boni
se so appollati su li murajoni;
e de guardia a lβimbocco
ce stanno li Capoccia de la nave:
S. Pietro cΓ² la chiave,
S. Paolo cΓ² lo stocco.
Sotto ar sole S. Pietro corre er rischio
de scottasse la coccia,
e un ber giorno se scoccia:
soffia drento a la chiave
e manna un fischio.
Qui S. Paolo, deciso,
taja la corda allβancora:
e lβAngioli, ar segnale, apreno lβale
e riportan er ponte in Paradisoβ.
Questo ponte di perfetta architettura Γ¨ molto prezioso per i Romani.
IL PONTE Γ ADORNATO DA ANGELI
CON IN MANO UNO DEGLI STRUMENTI
DELLA PASSIONE
Tra gli strumenti della Passione di GesΓΉ cβΓ¨, naturalmente, anche lβAngelo che porta la sacra colonna.
Questa Γ¨ una preziosissima reliquia; e risiede precisamente nella chiesa di S. Prassede, che Γ¨ una delle Basiliche di Roma. Vi Γ¨ stata portata dal Cardinale Giovanni Colonna nel 1223, comβΓ¨ ricordato in una lapide.
Prassede, come la storia ci dice, era figlia di Pudente, senatore romano; il quale, convertitosi al cristianesimo, accoglieva i seguaci di Cristo, specialmente gli Apostoli, per le loro istruzioni. Sembra che vi siano stati S. Pietro ed anche S. Paolo, che usavano il luogo per i loro insegnamenti.
La storia di questa colonna è precisamente così.
LA COLONNA DELLA FLAGELLAZIONE
FU OGGETTO DI PARTICOLARE DEVOZIONE
Esistevano in origine tre colonne.
Una era quella in cui fu esposto GesΓΉ agli scherni, dopo la risposta a Caifa.
Unβaltra Γ¨ quella che ricevette il Salvatore, quando fu coronato di spine. E una terza, quando fu flagellato nel pretorio di Pilato. Di queste colonne vi era grande venerazione nei primi cristiani, e venivano ben distinte. Particolare omaggio veniva dato alla colonna in cui Cristo Γ¨ stato flagellato. Questa viene ricordata, nei suoi scritti, da S. Girolamo, che Γ¨ vissuto nel IV secolo e ha fatto viaggi a Gerusalemme. Egli ci dice che lΓ¬ ne avevano grandissima devozione. E la menziona anche S. Gregorio Nazianzeno, che Γ¨ vissuto nello stesso tempo, S. Paolino ed altri. Anzi Prudenzio Fortunato β che era contemporaneo di S. Girolamo, tanto che poteva riprenderne i pensieri β nei suoi inni ha potuto scrivere: βVinctus in his Dominus stetit aedibus atque coluirina annexus tergum dedit ut servile flagellisβ. [Trad.] βLegato stette il Signore in questa casa, avvinto ad una colonna e porse il tergo come schiavo ai flagelliβ. Ne ha scritto anche il Venerabile Beda nellβVIII sec. che ci dice: βSed et columna marmorea in medio stat ecclesiae, cui adhaerens Dominus flagellatus estβ.
[Trad.] βIn mezzo alla Chiesa cβΓ¨ la colonna di marmo, che si dice sia stata la colonna della flagellazioneβ.
La descrive anche Gregorio di Tours, fino a quando il Cardinale Giovanni Colonna β come si Γ¨ detto β nel 1223 la portΓ² da Gerusalemme a Roma. Γ stata oggetto di molta devozione, e lΓ¬ sono sorte lapidi illustri che ricordano il fatto: βUn porporato, che ha per stemma la colonna, quando divampava la sesta crociata, mi prese e decorΓ² la sua chiesa di onore, per narrare i duri flagelli di Cristoβ. Fu questo il Cardinale che affidΓ² a S. Francesco dβAssisi e ai suoi discendenti i luoghi santi.
Sebbene sia stata onorata da molti Papi con la sua ricca liturgia, oggi, con la soppressione delle feste delle reliquie della Passione del Signore, praticamente la loro devozione Γ¨ diminuita.
Resta, tuttavia, una dichiarazione, che, dopo la soppressione della festa, ci dice cose nuove circa questa colonna.
Lo scritto si riproduce fedelmente: βOriginariamente tale colonna era collocata nel sacello dove rimase dal 1223 al 1699 quando Mons. Ciriaco Lancetta ottenne che fosse collocata dove ancor oggi si trova. Lβattuale sistemazione Γ¨ del 1800. Lβedicola reliquario Γ¨ in bronzo ed Γ¨ stata eseguita nel 1898 su bozzetto di Duilio Cambellotti. La colonna Γ¨ a forma di balaustro rastremato, ha un collarino, un capitello e una piccola base mancante di alcuni pezzi donati da Sisto V nel 1585 ai fedeli di Padova. Anche lβanello di ferro che si trovava sul collarino, fu donato a S. Luigi IX (1214-1270), il quale regalΓ² in cambio tre spine della corona di Cristo. Venne portata a Roma nel 1223 dal Cardinale Giovanni Colonna, titolare della Basilica e legato apostolico in Siria durante la Quinta Crociata. Una bella lapide, murata a sinistra dellβingresso della cappella di S. Zenone, ne ricorda lβimpresa. Tradizionalmente Γ¨ ritenuta la colonna a cui Cristo venne legato per essere flagellato ed Γ¨ sempre stata oggetto di particolare devozione da parte dei fedeli. La chiesa era considerata, fino a non molto tempo fa, una delle Basiliche piΓΉ importanti di Roma al pari di Santa Maria Maggiore o di S. Giovanni in Laterano, proprio perchΓ© nella quarta domenica di Quaresima si celebrava la βFesta della Sacra Colonnaβ
Editoriale

Papa Benedetto XVI Β«L’ultima parola della storia sarΓ la comunioneΒ»
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