Primavera Missionaria News. Dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
L’invisibile fondamento della nostra speranza

GOCCE DI SCRITTURA
LβEpistola agli Ebrei /16
L’invisibile fondamento della nostra speranza
Di Giuseppe Pandolfo
In questo numero iniziamo ad affrontare gli ultimi temi della Lettera agli Ebrei che sono la fede e la perseveranza. In particolare nel capitolo 11 viene consegnato alla nostra attenzione un lungo excursus storico che attraversa la storia dellβAntico Testamento e che ha come obiettivo quello di mostrare come si sia reso manifesto il dono della fede nella vita dei patriarchi e dei vari personaggi biblici. In 11,1 ci viene detto che Β«la fede Γ¨ fondamento di ciΓ² che si spera e prova di ciΓ² che non si vedeΒ» e con questa frase lβautore compendia tutto quanto vuole dire sulla fede, in particolare nella sua modalitΓ di espressione nella storia concreta di questi personaggi che vanno da Abele fino ad Abramo e oltre. Secondo il predicatore, il cristiano ha davanti a sΓ© una speranza che non Γ¨ un sano ottimismo della vita, un modo di pensare e di avere una certa visione del mondo. La speranza del cristiano ha un solido appoggio che Γ¨ la fede, grazie alla quale egli puΓ² vedere i beni promessi come se li possedesse giΓ adesso. Questa fede risulta essere un modo di conoscere le realtΓ che non sono visibili e che sono i motivi fondanti del senso della nostra vita. Infatti nella mentalitΓ del nostro autore Γ¨ il mondo non visibile che fonda la realtΓ visibile e non il contrario, poichΓ© i mondi sono stati creati dalla parola di Dio e dunque da qualcosa che non Γ¨ visibile (cfr. 11,3).
Questo concetto di fede possiamo comprenderlo in una certa misura facendo riferimento a quelle che nella nostra vita possono essere state delle promesse che poi hanno trovato la loro realizzazione. Quando io ricevo una promessa da una persona che conosco bene e di cui sono consapevole di potermi fidare, in qualche modo ho una profonda certezza interiore che manterrΓ la parola data. CosΓ¬ i vari personaggi biblici che lβautore cita nel suo discorso hanno agito, vissuto, combattuto sapendo di avere un bene piΓΉ grande e che, seppur invisibile, stato il fondamento sul quale hanno vissuto tutta la loro vita.
Questo bene in realtΓ era Cristo stesso, la Parola con cui il Padre ha creato il mondo e che sebbene cronologicamente non fosse ancora nato nel tempo, tuttavia Γ¨ stato il cuore della speranza di coloro che hanno creduto in lui. Cristo stesso, infatti, afferma riguardo ad Abramo che egli aveva giΓ visto il suo giorno (cfr Gv 8,56). Dunque se questa fu la fede in coloro che erano nati e vissuti prima di Cristo, quale dovrebbe essere la nostra che viviamo giΓ nei tempi nuovi?
Editoriale

Anno missionario 2022-2023
2022-2023. Si parte! Il nuovo…
Password

Chiarezza
Proprio cosΓ¬! PAPA FRANCESCO…
Colloqui con il padre

Il dono della chiamata…
Caro Padre Vincenzo…
Altri in evidenza
Missione Tanzania – “cose da Dio”
Di Terenzio Pastore
La somma raccolta mediante…
Tre nuovi Sacerdoti Missionari
Di Federico Remoli
Dio che ha iniziato in te…
Ottobre missionario: alla riscoperta della nostra chiamata!
Di Marco Lambertucci
Β«Ogni anno viviamo
Altri in evidenza

Missione Tanzania – “cose da Dio”
Di Terenzio Pastore
La somma raccolta mediante…

Tre nuovi Sacerdoti Missionari
Di Federico Remoli
Dio che ha iniziato in te…

Ottobre missionario: alla riscoperta della nostra chiamata!
Di Marco Lambertucci
Β«Ogni anno viviamo

Ultimo numero
Nel Segno del Sangue
La nostra voce forte, chiara e decisa sulla societΓ , sul mondo, sullβattualitΓ , sulla cultura e soprattutto sulla nostra missione e vita spirituale come contributo prezioso alla rinascita e allo sviluppo della stessa Chiesa.
Abbonati alle nostre riviste
Compila il modulo on-line con i tuoi dati e riceverai periodicamente il numero della rivista a cui hai deciso di abbonarti.
Le nostre riviste
Primavera Missionaria:Β il bollettino di S. Gaspare
Nel Segno del Sangue: il magazine di attualitΓ dell’USC
Il Sangue della Redenzione: la prestigiosa rivista scientifica.


