Primavera Missionaria News. Dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
Padre nell’esilio del cuore

Da Redazione
Il 6 luglio 1820 don Giovanni Merlini, un giovane sacerdote di Spoleto, partecipava ad un corso di esercizi spirituali predicato da don Gaspare. Egli riconosceva le parole del predicatore non solo belle agli orecchi, ma soprattutto vere: lo riportavano a vedere come la gente viveva la realtà e quanto ci fosse bisogno della Parola di Dio per scuotere gli animi assopiti. Così, si era proposto di essere nella sua Spoleto voce di uno che grida nel deserto di un’umanità sfigurata dal peccato. Eppure, i nostri progetti, per quanto nobili, rimangono pur sempre i nostri progetti. Gli uomini di Dio – e Gaspare lo era – hanno la capacità di intravedere la misteriosa Opera di Dio dietro i tanti schemi umani. Egli vedeva in Giovanni un grande missionario, ma bisognava fare i conti con le tante resistenze che la volontà umana oppone a quella divina.
Per scuoterlo verso la vita missionaria, Gaspare gli chiese prima di predicare un corso di esercizi spirituali e in seguito di partecipare, il 12 agosto, ad una missione popolare a Montemartano. Giovanni ovviamente prima di accettare non esitò a presentare le sue obiezioni. Per lui era già tanto essere sacerdote nella sua Spoleto. Difatti, solo la nascita del fratellino Pietro fu il pass per entrare in seminario poiché Luigi, padre di Giovanni, aveva una bottega e considerava il figlio maschio l’erede delle sue fatiche. D’altronde lo aveva tirato su ricordandogli di non dare troppo fastidio e di limitarsi a fare bene quel che gli si chiedeva. A Montemartano, la vera missione di Gaspare fu quella di condurre il giovane fuori “dalla casa di suo padre”.
Gaspare, che aveva vissuto un esilio, sapeva bene che quando si è abituati a stare troppo da parte si hanno le vertigini delle cose grandi. Quindi, si fa padre nell’esilio del cuore di Giovanni facendogli comprendere che LA VERA UMILTÀ NON È STARE DIETRO LE QUINTE, MA RICONOSCERE E ACCOGLIERE LE COSE GRANDI CHE DIO HA PREPARATO PER NOI. L’esilio interiore di Giovanni terminerà il 15 agosto 1820 entrando a far parte della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue.
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