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San Cirillo di Gerusalemme

DI Enzo Napoli
«Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù…» (Lc 2,21). Commentando questo passo del Vangelo di Luca, San Cirillo di Gerusalemme si domanda che valore abbia la circoncisione per i cristiani. Cirillo mostra come la circoncisione spirituale sia avvenuta nel santo battesimo, quando Cristo ci ha fatti partecipi anche dello Spirito Santo. Cirillo usa la tipologia, un particolare genere di lettura biblica che si concentra su delle corrispondenze indicate dai Padri con il nome di tipo, per la figura, e il nome di antitipo per il compimento delle figure antiche. In questo caso Cirillo parla di Giosuè come tipo di Gesù (antitipo). «Egli guidò i figli di Israele attraverso il Giordano, poi li fece fermare e immediatamente circoncidere con coltelli di pietra. Così, quando noi abbiamo attraversato il Giordano, Cristo ci circoncide con il potere dello Spirito Santo, non purificando la carne, ma piuttosto tagliando via la sporcizia che è nelle nostre anime. Nell’ottavo giorno, dunque, Cristo fu circonciso e, come ho detto, ricevette il suo nome. Noi siamo stati salvati da lui e attraverso lui, perché «in lui anche voi siete stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d’uomo, spogliandovi del nostro corpo di carne nella circoncisione di Cristo. Con lui infatti siete stati sepolti nel battesimo, in lui siete stati anche risuscitati» (Col 2,11-12). Dopo la circoncisione di Gesù il rito fu abolito con l’introduzione del Battesimo, del quale la circoncisione era tipo». Infine, Cirillo riconosce nella circoncisione tre fini distinti: «in primo luogo separava i discendenti di Abramo con una sorta di segno e sigillo e li distingueva dalle altre nazioni; poi prefigurava in sé la grazia e l’efficacia del divino battesimo: un tempo un maschio che era circonciso era incluso nel popolo di Dio in virtù di quel sigillo, ora una persona che è battezzata ed ha formato in sé Cristo, il sigillo, diventa un membro della famiglia d’adozione di Dio; in terzo luogo la circoncisione è il simbolo dei fedeli quando sono stabiliti nella grazia e tagliano via e mortificano il sorgere tumultuoso dei piaceri carnali e delle passioni con l’affilata chirurgia della fede e delle fatiche dell’ascesi. Fanno questo non recidendo il corpo, ma purificando il cuore; fanno questo essendo circoncisi nello spirito e non nella lettera».
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