dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo

Santi sotto inchiesta

Nov 8, 2021

Di Nicola Antonio Perone

A differenza di quanto riportato nelle altre missive, in questa lettera circolare del 1864 non troviamo contenuti spirituali, consigli di vita o ammonimenti paterni del Venerabile Giovanni Merlini, ma semplicemente un lungo elenco di date, pratiche e processi riguardanti il riconoscimento della santità di Gaspare del Bufalo.

Sappiamo bene infatti che i Missionari del Preziosissimo Sangue ricordano il loro fondatore festeggiandolo nel mese di ottobre, il mese per eccellenza dedicato alle missioni, ma questa occasion di gioia non è stato possibile viverla sin da subito, se non al termine di un lungo processo conclusosi nel 1954.

Don Giovanni, come emerge proprio da queste sue righe, si è dedicato tantissimo nel promuovere la canonizzazione di San Gaspare, adoperandosi nel propagarne la fama di santità già al tempo largamente diffusa, distribuendo biografie, immagini e preghiere, aprendo diverse inchieste ed ottenendo il riconoscimento del primo miracolo necessario alla beatificazione.

Nonostante però il grande contributo fornito da don Giovanni, egli non riuscì a veder concluso il processo, il quale terminò solamente durante il pontificato di Pio XII, il pontefice che iscrisse Gaspare del Bufalo nell’albo dei santi. Oggi noi possiamo invece godere dei frutti di questo lungo lavoro compiuto dal Merlini e da molti altri Missionari che hanno donato alla Chiesa San Gaspare del Bufalo, un altro grande santo, forse a distanza di anni non ancora sufficientemente venerato e conosciuto pur essendo un potente intercessore per tutti coloro che da sempre si rivolgono a lui.

Sono molti i devoti che testimoniano grazie e guarigioni ottenute recandosi a pregare sulla tomba del santo custodita nella chiesa romana di Santa Maria in Trivio, e a tal proposito questa lettera ci comunica un avvenimento molto importante avvenuto proprio in questo luogo.

Fu proprio il Merlini infatti a compiere la ricognizione del corpo di Gaspare nel 1861, murando le sue ossa in un pilastro della chiesa dei Crociferi e ponendovi sopra una lapide ancora oggi visibile nel cortile della rettoria. Chissà se don Giovanni avesse mai immaginato che in quella stessa chiesa, molti anni dopo, avrebbe riposato anche lui, accanto al suo amico e fondatore, attendendo di poter partecipare della medesima gloria degli altari.

Il mese di ottobre dunque sia un’opportunità per riscoprire la devozione verso questi grandi uomini di Dio, soprattutto verso San Gaspare, unendoci tutti in preghiera in occasione del 21 ottobre, giorno della sua festa. Non dimentichiamoci infatti che prima di essere annoverato nel numero dei santi, il nostro fondatore è stato semplicemente Gaspare del Bufalo, un uomo normale, in carne ed ossa, con il quale il Merlini ha vissuto, pregato, riso ed anche discusso.

La fama di santità lo ha accompagnato non solo dopo la morte, ma già da vivo era ben manifesta, tanto che don Giovanni ne rimase “contagiato”, divenendo anche lui un modello di fede per tutti. Guardiamo quindi a queste figure luminose che la Chiesa ci dona, per essere anche noi un giorno, insieme con il Merlini, persone ordinarie rese straordinarie in virtù dell’amicizia con Dio e con i suoi santi.

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