Di Mario Giacometti, CPPS

23 «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34)

L’uomo si qualifica ed è definito dal modo come ama (si mette al servizio degli altri). Il buon Dio in Cristo GESÙ «ci amò fino alla morte di croce» (Fil 2,8).

 QUESTO È L’AMORE DI DIO. Talvolta invece, la sua creatura uccide la vita degli altri per amare come vuole lui, con egoismo, senza servire gli altri.

Amore ed egoismo non possono coesistere.

Quale controsenso: un amore egoista!!

Certo il mio amore va sempre pulito, raddrizzato, nutrito… e questo si fa poco a poco, con pazienza ed umiltà.

24 «Questo COMANDO non è lontano da te… lassù in cielo o al di là del mare… è nel tuo cuore» (cfr. Dt 30).

La prima constatazione è che io esisto!

La seconda, che ci sono gli altri!

Fra l’io e il tu vi è l’amore che dà sussistenza a tutti e due.

In proporzione che l’amore viene meno, vengono meno tutti e due: sarebbero come due punti nel vuoto senza nesso!
Solo Dio è termine a se stesso essendo comunione perfetta: la santissima Trinità.

L’io si sviluppa nel tu; cresce con gli altri ma la potenza, la forza è in sé anche se si concretizza amando, cioè servendo, uscendo da sé, andando verso gli altri, verso l’Altro che è il Creatore e Padre buono col Verbo Redentore, nello Spirito amore.

Lode e onore a Te o mio Signore.

Aiutami o mio Signore e mio Dio.