Servire come amare 27-28

Di Mario Giacometti, CPPS

27 «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se
avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35). «Non c’è maggior amore di chi dona la propria vita…» (Gv15,13).

L’amore è bellissimo, ma si distingue molto bene da quello che è l’istinto.
Nell’amore c’è un’armonia e un ordine:
il posto di Dio è il primo, anche per chi non Lo riconosce.
L’amore è unico e le manifestazioni sono due: Dio e il prossimo. E Dio è tutto questo.
Il Dio cristiano è solo il Dio Incarnato. E dopo l’Incarnazione, nessun dono, e neppure la vita può esser vissuta solo interiormente, rinnegando il prototipo CRISTO, Verbo di Dio INCARNATO, venuto fra noi a servire che è il vero modo di amare.

28 «Tu ora non comprendi…» (Gv 13,7).

Oggi è la festa del battesimo di GESÙ.
A me il battesimo mi fa figlio di Dio, per grazia del Sangue di Cristo, ma Tu che già eri Figlio?
Era per farTi più simile a me, che valgo solo quando chiedo perdono e non lo nego agli altri.
Al battesimo era acceso il cero, luce di Cristo e mi aprì alla luce di questi giorni terreni…
Al mio funerale lo stesso cero, luce di Cristo mi apre alla vita eterna.
Se sei di volto sorridente stai bene ovunque come i fiori con i quali si ornano le culle e le tombe, si festeggiano le nozze e si portano in dono agli ammalati per farli sorridere.