Primavera Missionaria News. Dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
Si parte!

Di Luciano Bugnola, CPPS
Si parte!
Il Signore ha liberato il suo popolo; la guida c’è − Mosè nientedimeno − come c’è anche la strada da percorrere e la meta da raggiungere. Allora? Si parte? Si dovrebbe partire, perché Israele è intrappolato, alle spalle l’esercito del faraone, di fronte il mare che era mare per modo di dire, si trattava di un mare di canne, l’area paludosa del delta del Nilo. E lì, in questa situazione critica, durante la notte, «il Signore risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto» (Es 14). Ed ecco che così, da una località detta Ramses inizia l’esodo: 600.000 uomini più donne e bambini, un paio di milioni di persone che il Signore avrebbe guidato giorno e notte. Mai più schiavi! Il Salmo 117 è un concentrato di teologia popolare che esprime la gratitudine della gente per la misericordia liberatrice di Dio: – Il Signore mi ha tratto in salvo; – Che cosa può farmi l’uomo?; – È meglio rifugiarsi nel Signore; – Ti rendo grazie perché mi hai riscattato. Non arbitrariamente questo salmo è divenuto il canto di Pasqua nella liturgia cristiana.
Sì, «la rete di morte si è spezzata, siamo liberi e vivi» (cfr. Liturgia delle ore). Ma adesso ecco la terribile prova del deserto.
Ci si chiede: perché è durata 40 anni la traversata di quel benedetto deserto? E perché tante prove? Il Signore non ha nessuna colpa se le cose sono andate così a lungo, il signor Israele ci ha messo di suo tipo tradimenti, rivolte, rimpianti di chi voleva tornare in Egitto. Ma Dio, come dice un proverbio, cava il sangue anche dalle zucche ed ha approfittato del tempo anzitutto per tentare l’uomo, «per manifestare al Signore ciò che aveva nel cuore» (Dt 8). Ma il Signore stesso fu tentato, lo ammette Lui in persona con il Salmo 95: «Mi tentarono i vostri padri, mi misero alla prova». Ma il deserto è tempo anche di libertà: «vi ho fatto camminare a testa alta» (Lv 26 ) si vanta orgogliosamente il Signore. Così è stato e così doveva essere, perché era/è necessaria la libertà per un giusto rapporto con Dio. Il
Concilio Vaticano II nella dichiarazione della libertà religiosa dice, appunto, che «l’esercizio della religione consiste anzitutto in atti interni volontari e liberi, con i quali l’essere umano si volge immediatamente verso Dio». A ciò fa eco il Salmo 137: «Come cantare i canti del Signore in terra straniera?».
Editoriale

Papa Benedetto XVI «L’ultima parola della storia sarà la comunione»
Questo numero della rivista…
Password

Artigiano
Passione, intelligenza, impegno…
Colloqui con il padre

Far celebrare una Santa Messa anche per i vivi…una grande opera di carità
Cara Daniela, percepisco il dolore…
Altri in evidenza
Un principio di rigogliosa vita spirituale
Di Marco Lambertucci
Ricordo le parole di Paolo VI…
La Riforma Liturgica della Chiesa
Di Giovanni Francilia
L’11 ottobre scorso abbiamo
Davanti a tutti i popoli
Di Francesco Cardarelli
Davanti a tutti i popoli è …
Altri in evidenza

Un principio di rigogliosa vita spirituale
Di Marco Lambertucci
Ricordo le parole di Paolo VI…

La Riforma Liturgica della Chiesa
Di Giovanni Francilia
L’11 ottobre scorso abbiamo

Davanti a tutti i popoli
Di Francesco Cardarelli
Davanti a tutti i popoli è …

Ultimo numero
Nel Segno del Sangue
La nostra voce forte, chiara e decisa sulla società, sul mondo, sull’attualità, sulla cultura e soprattutto sulla nostra missione e vita spirituale come contributo prezioso alla rinascita e allo sviluppo della stessa Chiesa.
Abbonati alle nostre riviste
Compila il modulo on-line con i tuoi dati e riceverai periodicamente il numero della rivista a cui hai deciso di abbonarti.
Le nostre riviste
Primavera Missionaria: il bollettino di S. Gaspare
Nel Segno del Sangue: il magazine di attualità dell’USC
Il Sangue della Redenzione: la prestigiosa rivista scientifica.


