Primavera Missionaria News. Dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo

Si squarcia il velo del mondo

Di Federico Maria Rossi

Siamo alla fine: Gollum strappa Anello e dito a Frodo βˆ’ e precipita nell’abisso. L’Anello Γ¨ distrutto, Sauron reso impotente. La missione Γ¨ compiuta. Ed ecco: la montagna trema, la terra si apre e il fuoco del Monte Fato taglia la strada alla fuga dei due hobbit stremati. Eppure c’è gioia, lΓ¬, Β«alla fine di ogni cosaΒ». C’è la gioia di Sam nell’aver ritrovato Β«padron FrodoΒ» e c’è la gioia di Frodo, che ha portato a termine la sua missione e non Γ¨ da solo: Β«β€œSono felice che tu sia qui con me”, disse Frodo. β€œQui alla fine di ogni cosa, Sam”. β€œSΓ¬, sono con voi, padrone”, disse Sam, stringendosi dolcemente al petto la mano ferita di Frodo. β€œE voi siete con me. E il viaggio Γ¨ finito. Ma dopo aver fatto tanta strada non voglio ancora darmi per vinto. Non Γ¨ nel mio carattere, non so se mi spiego”» (SdA, 1164). E se per Frodo Γ¨ ormai fallita la speranza e giunta la fine (cfr. SdA, 1164), Sam implora un piccolo passo in piΓΉ: escono dall’antro e scendono un poco a valle. È lΓ¬, sul sentiero, che Gwaihir, re delle aquile, li vede: Β«due piccole figure scure, sconfortate, che si tenevano per mano sopra un piccolo colle, mentre sotto di esse il mondo tremava e rantolava e i fiumi di fuoco si avvicinavano alle loro spalleΒ» (SdA, 1165). CosΓ¬, stremati e circondati dai fuochi di una Mordor in rovina, i due hobbit vengono salvati dalle aquile.

Il salvataggio Β«in extremisΒ» di Sam e Frodo non Γ¨ Β«buonismoΒ» o un Β«intervento dall’altoΒ» fine a sΓ© stesso, ma esprime un concetto chiave nella poetica di Tolkien: l’eucatastrofe. Questo neologismo, introdotto nel saggio Sulle fiabe, esprime la visione dell’autore inglese sulla funzione di un racconto, ma anche sulla gioia βˆ’ e sulla Gioia con l’iniziale maiuscola. Β«La consolazione delle fiabe, la gioia del lieto fine, o piΓΉ esattamente della β€œbuona catastrofe”, l’improvviso β€œcapovolgimento” gioioso (perchΓ© in realtΓ  nessuna fiaba ha una fine vera e propria): questa gioia, che Γ¨ uno degli stati d’animo che le fiabe sanno suscitare in maniera esemplare, […] Γ¨ una grazia improvvisa e miracolosa: non c’è da far conto che possa ripresentarsiΒ» (Albero e Foglia, 85).

L’eucatastrofe non vuole negare l’esistenza del dolore e della fatica nel mondo. Non vuole nascondere la realtΓ , nΓ© dare una falsa consolazione al lettore; al contrario, va a mostrare ciΓ² che nel mondo non si vede, racconta ciΓ² che il cuore sente quando i sensi si scoraggiano. Il mito si fa strada per arrivare a guardare oltre il sipario del mondo, si fa oblΓ² per osservare gli intimi meccanismi della realtΓ , per dire una veritΓ  spesso sentita e troppo spesso disperata. L’eucatastrofe Β«smentisce, nonostante le molte apparenze del contrario, l’universale sconfitta finale, e pertanto Γ¨ evangelium, in quanto permette una fugace visione della Gioia, Gioia al di lΓ  delle mura del mondo, acuta come un doloreΒ» (AeF, 86). Il Β«lieto fineΒ» non Γ¨ finzione, ma Γ¨ veritΓ , perchΓ© un’opera letteraria fondata su una fede forte Β«riesce ad attingere a una qualitΓ  che possa essere a ragion veduta [definita come] β€œintima consistenza della realtà”» (AeF, 88).
Non Γ¨ un Β«β€œtutti vissero felici e contenti” a buon mercatoΒ»: il finale de Il Signore degli Anelli, infatti, Γ¨ un finale lungo, quasi aperto. Dopo la distruzione dell’anello e dopo il salvataggio insperato, ci sono ancora re da incoronare, amici da salutare e una lunga strada da percorrere per tornare a casa. C’è la coda lunga del male, che non scompare mai del tutto improvvisamente, ma lascia strascichi velenosi: gli hobbit scopriranno che anche la Contea Γ¨ stata toccata dalla guerra.
Scopriranno che c’è un popolo da liberare, una societΓ  da ricostruire, una terra da risanare.
CosΓ¬ Γ¨ stato per l’Europa di Tolkien dopo la Seconda guerra mondiale; cosΓ¬ sarΓ  per noi in questa pandemia. Ma nel dolore e nel pericolo, nella fatica e nell’affanno, splende la buona novella di tutte le fiabe radicate nella realtΓ : l’Ultima Parola Γ¨ giΓ  stata detta, Γ¨ Risorta e ha vinto la morte. E la fine, per noi, Γ¨ un inizio glorioso.

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