dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
Spigolature da scrittori del novecento: Elio Filippo Accrocca

Di Pierino Montini
Quando la storia potrebbe rivelarsi eretica. Quando la critica potrebbe opporre dei pregiudizi insormontabili. Quando la speranza potrebbe rivelarsi unโillusione. Cโรจ un poeta che non si rassegna: vuole vivere ancora, nonostante tutto. Non per sfidare la storia, la critica e la speranza. E neppure per porsi come un Sisifo. Ma per vivere nella storia una delle esperienze piรน significative che riguardano lโuomo dโoggi.
Costui รจ Elio Filippo Accrocca (1923- 1996), pro-zio dellโattuale arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca. Lo ricordiamo a 25 anni dalla sua morte. Nato a Cori (LT), figlio di un ferroviere, fu costretto a seguire giovanissimo il padre a Roma. Se le brevi esperienze vissute nel paese natio costituirono per lui la soglia dellโinnocenza oltre la quale si cela la veritร in tutta la sua completezza, il quartiere di Portonaccio, con il bombardamento di San Lorenzo (19 luglio 1943), lo introdusse nella tragica realtร dellโesistenza dellโodio tra gli esseri umani. Poi, a Roma, in via Canino 22, primo piano, a qualche metro dal piano terra, dietro un balcone che si affacciava su una strada transitatissima, segnata da poche strisce pedonali quasi del tutto scomparse tra un capo e lโaltro di un semaforo, si consumรฒ lโesistenza di un uomo segnato da un dolore โper dire โ biblico ma umano, troppo umano: la morte dellโunico figlio, Stefano. Il giorno in cui la famiglia festeggiava il suo diciottesimo anno. Da tempo Stefano desiderava avere una moto, ma lโavrebbe avuta solo quel giorno. Cosรฌ gli fu comperata per quella circostanza. Quello stesso giorno Stefano chiese il permesso di inaugurarla prima dello spumante e del dolce. E fu cosรฌ che quella torta non fu mai servita e quello spumante mai brindato. Perchรฉ? Perchรฉ pochi minuti dopo una telefonata avvisava Elio e sua moglie che Stefano era finito โpoco fa in un incidente mortaleโ.
Caso? Paradosso? Follia? Oppureโฆ Elio era allievo ed amico di Ungaretti: anche a costui era morto un figlio, Antonietto. Elio era amico di Quasimodo: anche costui aveva sperimentato, con il terremoto di Messina (1908), una distruzione molto simile al bombardamento di San Lorenzo. Elio ammirava il Carducci: anche costui era stato privato del giovanissimo figlio Dante.
Per questi ed altri motivi la poetica di Accrocca non รจ nรฉ propositiva nรฉ asseverativa, ma interrogativa. In unโintervista disse: ยซNon sono un poeta delle risposte.
Sono soltanto un uomo di interrogativi, di domande, di incogniteโฆ Siamo contro il tradimento dellโuomo. Abbiamo il dovere di credere in questa battaglia e di operare contro tale tradimentoยป.
Ha scritto vari testi poetici che mi donรฒ durante le numerose visite alla moglie e a lui, in via Canino 22: Siamo non siamo (N), Il superfluo (S), Innestogrammi: Corrispondenze (I).
Nel descrivere la vita usa lโimmagine di un uomo che, mentre cerca di superare delle strisce pedonali, salta su un cavalcavia (I, 13). Ponendosi, perรฒ, interrogativi fondamentali. ยซLโuomo รจ in balia del caso?ยป (S, 45); ยซChi รจ che muove il filo esilissimo di una esistenza?ยป (S, 21); ยซCome si puรฒ resistere allโidea che tutto scompaia?ยป (N, 100). Il periodo nel quale si รจ posto domande in modo piรน profondo ed insistente รจ quello successivo alla morte del figlio Stefano: 6 settembre 1973. Molto spesso รจ un figlio a porre domande al padre. In questo caso avviene il contrario: il padre pone domande a figlio. Domande non sul come, non sul dove, nรฉ sul quando, ma sui perchรฉ. Secondo unโespressione dello stesso, beato รจ lโuomo che non sa chiudersi in sรฉ (S, 30), perchรฉ ยซogni tentativo ci conduce โ al limite della domanda che racchiude โ lโunica chiave del perchรฉ lโenigmaยป (S, 28).
In Siamo non siamo (N) cโรจ una sezione intera intitolata, appunto, Domande (N 97-108). E non รจ poco. Credere? Non credere? Sperare oltre il dolore? ยซโฆรจ una parola credereยป (S, 23) alla Resurrezione, perchรฉ anche il Natale ยซoltre la soglia โ scompareยป (I, 73). Come รจ scomparso Stefano il giorno stesso in cui compiva
18 anni. Maโฆ ma, nonostante tutto, proprio tutto, si puรฒ ancora credere.
A partire da una poesia dedicata al papร semi-paralizzato, che ha sempre sulle labbra il termine ยซJesoยป: Gesรน (N, 25).
Oppure da una poesia dedicata a Stefano, che inizia proprio cosรฌ: ยซPadre nostro, non so dove tu sia: โ ti chiedo solo un grammo di speranzaโฆยป (N, 108).
Colloqui con il padre
Altri in evidenza
ยซQUASI ALLA FINE DEL MONDOยป Dieci anni di pontificato di Papa Francesco
Da Redazione
Papa Benedetto XVI ยซL’ultima parola della storia sarร la comunioneยป
Questo numero della rivista…
Artigiano
Passione, intelligenza, impegno…
Altri in evidenza

ยซQUASI ALLA FINE DEL MONDOยป Dieci anni di pontificato di Papa Francesco
Da Redazione

Papa Benedetto XVI ยซL’ultima parola della storia sarร la comunioneยป
Questo numero della rivista…

Artigiano
Passione, intelligenza, impegno…

Consacrato alla preghiera
Di Mario Giacometti
Pregate sempreโฆ

Gli esercizi sono esperienza dell’incontro con Dio
Di Romano Altobelli

Un Raggio di Vangelo III Domenica di Quaresima 2023
Di Terenzio Pastore
L’incontro di ๐๐๐๐ฬ con la…

Catechesi e Preghiera โIl seme tra i roviโ
Dal Vangelo secondo Marco…

Identificare per raccogliere o respingere e basta?
Di Paul Ndigi
Ad uno sguardo attento e rigoroso…

Compagni di banco
Gennaio e febbraio sono…

Un principio di rigogliosa vita spirituale
Di Marco Lambertucci
Ricordo le parole di Paolo VI…

La nostra voce forte, chiara e decisa sulla societร , sul mondo, sullโattualitร , sulla cultura e soprattutto sulla nostra missione e vita spirituale come contributo prezioso alla rinascita e allo sviluppo della stessa Chiesa.
Abbonati alle nostre riviste
Compila il modulo on-line con i tuoi dati e riceverai periodicamente il numero della rivista a cui hai deciso di abbonarti.ย