dal 1953 la voce di San Gaspare nel mondo
Tappa

Di Terenzio Pastore
E ravamo al termine di una Missione Popolare che aveva coinvolto praticamente tutto il paese. Il giorno prima โ Domenica delle Palme โ era anche il mio primo anniversario di sacerdozio e perciรฒ, oltre a presiedere la Celebrazione in piazza, mi toccรฒ percorrere le strade del paese cavalcando un asinello, per rievocare lโingresso di Gesรน in Gerusalemme. Una partecipazione straordinaria era stato il segno ulteriore che il Signore si era servito dellโimpegno condiviso e della testimonianza di comunione di Missionari e Suore per raggiungere tantissimi cuori.
Tra coloro che erano venuti a salutarci cโera una persona che, dopo lunghissimo tempo, si era finalmente riaccostata ai Sacramenti. In maniera riservata, nel confidarmi il suo desiderio di voler condividere con una Comunitร i passi successivi del suo cammino, mi fece notare un aspetto a cui, fino ad allora, non avevo ancora pensato: โQuante iniziative ci sono in Quaresima; e quante indicazioni. Poi, con la Pasqua, piรน nulla!โ.
Lโepisodio mi รจ tornato in mente grazie a unโaffermazione di Papa Francesco โ fatta allโomelia del Mercoledรฌ delle Ceneri โ che ha avuto molta risonanza: โLa Quaresima non รจ una raccolta di fioretti!โ
La Pasqua รจ certamente il nostro traguardo finale. La Risurrezione di Gesรน รจ il centro della nostra fede e spalanca per ciascuno di noi, al termine della vita terrena, lโorizzonte dellโeternitร . Al termine della vita terrena, appunto. Per ora, ogni Pasqua รจ una tappa.
Forse proprio la โmentalitร del fiorettoโ contribuisce a farla sembrare un traguardo. Durante la Quaresima, tra i fioretti piรน gettonati ci sono la rinunzia ai cibi โ soprattutto ai dolci โ e alle sigarette.
Con lโarrivo della Pasqua quelle rinunzie non hanno piรน motivo di essere e allora si riprendono le pratiche faticosamente lasciate il giorno di carnevale. E, con esse, anche i chili eventualmente persi! Meno preferiti sono i fioretti della preghiera o di una buona azione quotidiana. Spero che tanti abbiamo accolto lโinvito del Papa a un digiuno che โ ha assicurato โ ยซfa tanto beneยป, quello dai pettegolezzi e dalle maldicenze. Cโรจ anche chi ritiene sia sufficiente โtimbrare il cartellinoโ in alcune occasioni, come le due Messe in cui si riceve qualcosa di particolare โ quelle giร citate: Mercoledรฌ delle Ceneri e Domenica delle Palme โ e la โConfessione di Pasquaโ.
In quellโomelia il Papa, prima del riferimento ai fioretti, afferma: ยซLa Quaresima รจ un viaggio di ritorno a Dioยป. E aggiunge: ยซOra Dio fa appello al nostro cuore. Nella vita avremo sempre cose da fare e avremo scuse da presentare ma, fratelli e sorelle, oggi รจ il tempo di ritornare a Dioยป.
E allora, come diceva anni fa un giornalista, ยซla domanda nasce spontaneaยป: โSe ho cercato di riavvicinarmi a Dio โ e magari ci sono pure riuscito โ, perchรฉ poi vanificare tutto?โ. Forse molti, come quel giornalista, potrebbero replicare, senza pensarci troppo: โLa risposta รจ: non lo so!โ. Perciรฒ, proviamo a pensarciโฆ Essere scrupolosi nellโosservanza del fioretto e trasformarlo in uno scopo ridurrebbe il nostro essere discepoli, nella migliore delle ipotesi, ai quaranta giorni della Quaresima. Portando a termine lโimpegno previsto potremmo anche pensare di stare a posto con la coscienza, ma la mancanza di continuitร svelerebbe che siamo rimasti in superficie e che nulla รจ realmente cambiato in noi, e nel nostro rapporto con Dio e con gli altri.
La sapienza della Chiesa ci indica nel digiuno, nella preghiera e nella caritร i cantieri nei quali i lavori in corso devono darci sempre piรน il gusto di Dio e il desiderio di compiere la sua volontร .
Piรน che fioretti quaresimali sono, quindi, parametri fondamentali che permettono di verificare ogni giorno la nostra adesione a Dio. Alcune domande suggerite dal Papa possono aiutarci a comprendere se stiamo davvero vivendo da discepoli e quali scelte operare per aggiungere una tappa al nostro cammino: ยซDove รจ orientato il mio cuore? โฆ Dove mi porta il navigatore della mia vita, verso Dio o verso il mio io? Vivo per piacere al Signore, o per essere notato, lodato, preferito, al primo posto e cosรฌ via? Ho un cuore โballerinoโ, che fa un passo avanti e uno indietro, ama un poโ il Signore e un poโ il mondo, oppure un cuore saldo in Dio? Sto bene con le mie ipocrisie, o lotto per liberare il cuore dalle doppiezze e dalle falsitร che lo incatenano?ยป.
Senza dubbio lโosservazione sul cammino proposto dopo la Pasqua ha le sue ragioni e, probabilmente, le avrร ancora di piรน con le disposizioni causate dalla pandemia.
Uno sguardo ad alcuni momenti della liturgia del Tempo di Pasqua โ che dura cinquanta giorni e termina con la Solennitร di Pentecoste โ ci dice perรฒ quanta ricchezza, magari nascosta, oppure poco ricercata, abbiamo a disposizione. Una ricchezza che puรฒ generare tante proposte di crescita nella fede, in famiglia, in gruppi, in Comunitร .
Dal giorno di Pasqua fino alla Domenica successiva viviamo la settimana in Albis: siamo invitati a non voltare frettolosamente pagina, ma a soffermarci su questo evento, contemplando il valore decisivo per la nostra fede e per la nostra vita della Risurrezione di Gesรน. La lettura continua degli โAtti degli Apostoliโ ci fa immergere nei primi passi della comunitร cristiana. Soprattutto attraverso gli Apostoli Pietro e Paolo possiamo condividere sogni e speranze, ferite e cadute, dei primi cristiani: quanti hanno messo la propria vita a disposizione del Vangelo, non di rado testimoniando con il sangue la propria fede! Grazie a loro e a chi ne ha seguito lโesempio, di generazione in generazione, secolo dopo secolo, la Buona novella รจ giunta fino a noi: con la Pentecoste riceviamo il dono dello Spirito Santo per essere anche noi, oggi, testimoni del Risorto. Ogni anno viviamo almeno una parte del tempo di Pasqua durante il Mese di Maggio, dedicato alla Madonna: lโesempio e lโintercessione di Maria ci incoraggiano ad accogliere la chiamata di Dio a rendere la nostra vita un dono dโamore per Lui e per il prossimo.
La Pasqua รจ la tappa che ci offre la consapevolezza che la crescita del Regno di Dio โ regno di pace, giustizia e amore โ dipende anche dal mio vivere da Risorto.

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